Tesla accede ai finanziamenti europei
Grazie alla fabbrica che sta costruendo a Berlino, Tesla accede ai finanziamenti europei. Approvato da pochi giorni, il nuovo stanziamento da 2,9 miliardi di € è stato finanziato da 12 stati membri della comunità. I fondi sosterranno un progetto paneuropeo di innovazione e ricerca sull’intera catena del valore delle batterie denominato “European Battery Innovation”.
Il progetto
Lo stanziamento vero e proprio, erogato nell’arco dei prossimi anni, sbloccherà ben 9 miliardi di € investimenti privati. Il progetto ha l’obiettivo di ripensare l’intero ciclo delle batterie con particolare enfasi sulla sostenibilità. Questa sarà la parola chiave intorno alla quale si andrà a ripensare l’intero ciclo. A partire dall’estrazione stessa dei materiali fino al riciclaggio e smaltimento delle batterie, passando naturalmente anche dalla riprogettazione di nuovi elementi interni e dei pacchi batterie.
Stiamo parlando di un progetto molto ambizioso, si prevede infatti che sarà necessario sviluppare delle tecnologie che si spingano oltre i limiti attualmente conosciuti. Il proposito finale è tale che il rischio tecnologico e finanziario sia troppo gravoso perché un’impresa ci si incammini di sua spontanea volontà. Sono proprio l’incertezza e la difficoltà dell’impresa che hanno spinto la comunità europea a decidere di sostenere le imprese che possano avere interesse ad investire. L’aiuto sarà proporzionale al progetto specifico di ognuno in modo tale da non sbilanciare gli equilibri concorrenziali tra le singole imprese. Se poi un IPCEI (importante progetto di comune interesse europeo) dovesse rivelarsi particolarmente redditizio, è previsto un piano di restituzione parziale dell’aiuto specifico ricevuto. I risultati e gli sviluppi dovranno però essere condivisi con l’intera comunità scientifica ed industriale europea.
Dove si inserisce Tesla nei finanziamenti europei?
Andiamo a vedere i beneficiari del finanziamento, sono in tutto 42 i partecipanti diretti. Essi collaboreranno tra loro e con altri circa 150 partner esterni, tra cui diverse università. All’interno del progetto sono previsti 4 sottoprogetti con i rispettivi ambiti di ricerca: Materie prime e materiali avanzati, Elementi di batteria, Sistemi a batteria e Riciclaggio e sostenibilità. Andando a leggere la lista dei partecipanti qui sotto, noterete come sia presente anche il nome dell’azienda Californiana. Tesla accede ai finanziamenti europei addirittura in 3 diverse categorie, la vediamo difatti riportata in: Elementi di batteria, Sistemi a batteria e Riciclaggio e sostenibilità. Noterete anche come sia presente la bandiera della Germania accanto al nome, ad indicare che Musk sia sostenuto dal governo tedesco; con ogni probabilità grazie alla, oramai quasi completata, Gigaberlino. Per ogni sottogruppo è previsto un calendario specifico ma la fine del progetto globale è previsto per il 2028.
L’alleanza europea
Stiamo parlando del secondo grande finanziamento di un più ampio progetto Europeo. Nata nel 2017, si chiama European Battery Alliance ed è la risposta dell’Unione Europea al ritardo accumulato dalla stessa nei confronti della tecnologia sugli accumulatori e sulla mobilità elettrica in generale. L’idea infatti è quella di far diventare il bacino industriale europeo leader nella produzione sostenibile di batterie. Come primo provvedimento, nel 2018, è stato adottato il piano strategico per le batterie il quale riassume le problematiche del tema e le linee guida invece da seguire. Il primo sostentamento pubblico è stato poi varato già nel dicembre 2019, per un valore di 3,2 miliardi di €, a cui hanno aderito 17 partecipanti diretti e solamente 7 stati membri come investitori.
Il vantaggio tecnologico concesso ad altre realtà sembra notevole ma, come si evince anche dalle case costruttrici del vecchio continente, l’Europa sta recuperando terreno molto in fretta. Il know how che l’unione europea possiede in fatto di automotive è sicuramente il più vasto, insieme ad un ingente piano di finanziamenti pubblici è davvero possibile arrivare ai vertici della classifica industriale.
I vari stati membri riusciranno a cooperare in ottica del progresso comune oppure la frammentazione avrà la meglio?
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[Via]
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