I Cigni neri e il cigno bianco di Tesla

Oggi parleremo di cigni neri e cigno bianco. Il cigno nero in finanza è un evento estremamente improbabile ed inaspettato che influisce negativamente sul valore in borsa di una azienda.

Il titolo di questo editoriale deriva da un libro del 2007 di Nassim Nicholas Taleb, intitolato “The Black Swan: The Impact of the Highly Improbable”.

Il libro si concentra sull’impatto estremo di eventi anomali e imprevedibili e sulla tendenza umana a trovare spiegazioni semplicistiche per questi eventi, in modo retrospettivo.

I cigni neri

Ebbene, Tesla in questi ultimi mesi si è beccata non uno ma svariati cigni neri, che vorrei elencare:

• Stop della produzione della Gigafactory di Berlino tra la fine di gennaio ed i primi di febbraio 2024 a causa degli attacchi degli Houthi nel Mar Rosso.
• Stop della produzione della Gigafactory di Berlino a marzo 2024 a causa di un incendio doloso nella linea ad alta tensione che alimenta la fabbrica (Arson attack).
• L’annullamento da parte di una giudice del Delaware, Kathaleen McCormick, del compenso in azioni Tesla per un controvalore di 55,8 miliardi di dollari che Elon Musk avrebbe dovuto ricevere per essere riuscito a far crescere la capitalizzazione di mercato di Tesla da 60 miliardi di dollari a 650 miliardi di dollari. Se 55,8 miliardi di dollari vi sembrano tanti, pensate che sono legati ad un aumento del valore della azienda di 590 miliardi di dollari. In caso negativo, non avrebbe percepito alcuno stipendio.

Recentemente un articolo di Reuters avrebbe rivelato che il nuovo veicolo meno costoso di Model 3 e Model Y è stato cancellato. Secondo loro principalmente a causa della feroce competizione delle auto cinesi. L’altro motivo sarebbe il volersi giocare tutto sul robotaxy.

La risposta di Elon Musk? Lapidaria:

Il cigno bianco

Ma dopo i cigni neri veniamo al cigno bianco. Nella Earning Call avvenuta lo scorso 23 aprile, si sono chiariti vari aspetti: una nuova gamma di nuovi veicoli sarà presentata entro l’inizio del 2025 ed utilizzerà parzialmente le piattaforme già esistenti. In questo modo i veicoli potranno essere prodotti sulle stesse linee di produzione della attuale gamma di veicoli.

Questo il virgolettato in inglese:

“In terms of the new product road map, there’s been a lot of talk about our upcoming vehicle line in the next — in the past several weeks. We’ve updated our future vehicle lineup to accelerate the launch of new models ahead, previously mentioned start of production in the second half of 2025. So, we expect it to be more like the early 2025, if not late this year. These new vehicles, including more affordable models, will use aspects of the next-generation platform as well as aspects of our current platforms, and we’ll be able to produce on the same manufacturing lines as our current vehicle lineup.”

D’altronde come ripetiamo oramai da anni, l’ecosistema di Tesla non è limitato alle sole automobili, come si può vedere in questa immagine:

E voi cosa ne pensate? Riuscirà Tesla nella sua missione di accelerare la transizione a un mondo di fonti di energia sostenibili?

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