Elon Mode FSD: così le Tesla si guidano da sole
Nel mondo dell’hacking del software Tesla, un nome risuona costantemente: Green, conosciuto anche come @greentheonly, uno specialista che ha scoperto più volte peculiarità nel codice di Elon Musk e del suo team, spesso anticipando le novità future. Questa volta, tramite il suo account Twitter, Green ha svelato l’esistenza di una modalità speciale chiamata “Elon Mode FSD” per la guida semi autonoma Full Self Driving (FSD).
Vediamo insieme la “Elon Mode FSD”
La Elon Mode, tanto attesa e pagata a caro prezzo da molti utenti, è ancora in fase beta. Questo, nonostante le promesse di un imminente rilascio da parte del CEO. Tuttavia, con questa modalità attiva, l’auto diventa veramente autonoma, raggiungendo un livello 3 sulla scala SAE. Chiaramente, senza richiedere all’utente di mantenere l’attenzione costante né di confermare la propria presenza al volante. Non sono necessari tocchi sullo sterzo e la videocamera interna non controlla se lo sguardo dell’utente è rivolto alla strada.
Secondo Green, che per ragioni di sicurezza non ha svelato come attivare questa modalità speciale, l’auto si è comportata bene dopo aver percorso quasi 1.000 chilometri. Inoltre, mostra un netto miglioramento rispetto alle versioni precedenti. Tuttavia, il sistema FSD continua a mostrare evidenti limiti in situazioni dinamiche.
Come evidenziato in un video pubblicato da Green, l’auto mantiene un comportamento estremamente conservativo. Cambia corsia anche quando non è necessario e rallentando senza motivo apparente. Questo potrebbe innervosire altri guidatori, portando a situazioni di “road rage” che spesso abbiamo visto in numerosi video. Allo stesso modo, l’auto tende a non effettuare sorpassi necessari quando si trova di fronte a veicoli più lenti, mancando l’opportunità di cambiare corsia. Green sostiene che le valutazioni positive sul sistema FSD provengono da guidatori abituati a viaggiare in modo tranquillo e a velocità moderate. Nel caso in cui una modalità di guida completamente autonoma come quella nascosta venisse rilasciata, Green consiglia di prendersi del tempo extra per gli spostamenti. E anche di mantenersi impegnati a bordo, ad esempio portandosi avanti con il lavoro o leggendo.
Aspetti positivi…
Tuttavia, ci sono anche aspetti positivi da considerare. Il software infatti, sembra essere molto più sicuro rispetto ai primi tempi in cui Green ha iniziato ad analizzarlo nel 2017. Nonostante sia ancora in grado di individuare punti deboli nel codice, Green nota un notevole miglioramento nella cura dei dettagli rispetto ai software della concorrenza.
In conclusione, la Elon Mode FSD potrebbe rappresentare una svolta significativa nella guida autonoma di Tesla. Mentre presenta alcuni limiti da affrontare, la sua esistenza stessa evidenzia i progressi e l’attenzione per il dettaglio che Tesla sta dedicando allo sviluppo del software. Se questa modalità verrà effettivamente rilasciata, potrebbe richiedere un adeguato adattamento sia da parte degli utenti che degli altri guidatori, ma potrebbe anche aprire la strada a un futuro più sicuro e autonomo sulla strada.
Di seguito anche un video di @greentheonly
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